In pochi altri luoghi si può incontrare una unione così stretta tra gli elementi del paesaggio e l’arte come in Catalunya, dove la natura stessa sembra dare vita, grazie ai suoi colori e alle sue sfumature, alle opere dei moderni geni delle arti figurative.
La provincia di Tarragona, selvaggia e magica allo stesso tempo, ha prodotto alcuni tra i telenti più innovatori del nostro tempo che ne hanno subito il fascino, facendosi ammaliare dalla luce e dalla purezza incontaminata della natura. Avventurarsi oggi per le strade tarragonensi è come percorre un viaggio dentro le vite e le menti di quegli artisti, alla scoperta delle coste, montagne e paesini che hanno inspirato capolavori immortali.
Sulle orme di artisti come Miró, Picasso e Casals si scopre un lato di questa regione più intimo e autentico, così lontano dalla più turistica capitale Barcellona, in cui piccoli borghi appaiono come adagiati su dolci collinette, cinti dalla vegetazione mediterranea.
Joan Miró e Mont-Roig del Camp
Giungendo a Mont-Roig non si fa fatica a capire perché Miro venisse qui regolarmente per sfuggire dall’affanno della grande città o a trascorrere un periodo di convalescenza.
L’architettura semplice ma curata del borgo, al cui centro spicca la chiesa dedicata a Sant Miquel, infonde un senso di pace e tranquillità. Mont-Roig ci offre diversi scenari, utilizzati da Miró come soggetto per le sue opere, inseriti in un percorso tematico, debitamente segnalato e indicato, chiamato “Panorama emozionale di Miró” che ripercorre i paesaggi trasformati dal maestro in opere d’arte di fama mondiale.
Una delle tappe più importanti del tragitto è senza dubbio la casa estiva e laboratorio di Miró, la Masia, che, oltre a essere il soggetto di uno dei suoi quadri più famosi, ospita anche un museo recentemente inaugurato.
Assolutamente da non perdere é il Miró Centre in cui si trovano alcune opere del maestro.
Per chi desidera fare attività all’aperto, la passeggiata di 7 chilometri sui passi di Miró, chiamata Cammino dell’Eremita, è un must per scoprire gli scorci più suggestivi di questa zona. Si può anche osservare la famosa terra rossa che avuto una influenza fondamentale nella ricerca di Miró sul colore e che diventerà un elemento ricorrente in moltissimi dei suoi quadri.
Pablo Picasso e Horta
“Tutto ciò che so, l’ho imparato a Horta”. Così il maestro del Cubismo, Picasso, descriveva la sua esperienza nel piccolo paese di Horta de Sant Joan.
In un’ampia valle nel distretto di Tierra Alta, in cima a una collina, sorge questo borgo tardo rinascimentale in cui Picasso ha dipinto più di 60 opere e dove ha compiuto passi fondamentali della sua evoluzione artistica, abbandonando i periodi rosa e blu, per arrivare al Cubismo geometrico in cui ha manifestato tutta la sua maturità artistica.
Tappa obbligata è il Centro Picasso, situato nel meraviglioso palazzo rinascimentale del Antico Ospedale del 1580, in cui sono esposti alcuni quadri inspirati alla vita rurale e alla natura misteriosa di questa regione.
Per sgranchirsi le gambe dopo la vista, una passeggiata per il paese è il modo migliore per proseguire sulle orme del maestro. Dirigetevi verso piazza della Missa, vicino al Palazzo dell’Ajuntament, dove si trovava uno studio/laboratorio di Picasso. Da qui, andando verso est, incamminatevi lungo Carrer del Medi Ambient e lasciatevi trasportare fino a un incredibile punto panoramico con vista sulla Muntanya de Santa Barbara, ai cui piedi giace il Convent de Sant Salvador, circondato dalle Serres de Pàndols-Cavalls.
Questi sono tra i primi luoghi che Picasso visitò, appena giunto a Horta, per perdersi tra la natura alla ricerca dell’inspirazione, testimoniando la magia e la speciale energia di questi paesaggi.
Pau Casals e El Vendrell
A pochi chilometri da Tarragona, a un tiro di schioppo dal mare, troviamo l’antica cittadina di El Vendrell, in cui storia, natura e cultura si fondono in un’armonia rigenerante. Nonostante le bianche spiagge siano una delle attrattive principali, basta addentrarsi per i vicoli del centro storico per apprezzarne l’affascinante storia e respirarne la cultura secolare grazie alle graziose case dalle facciate dai colori accesi.
In questa cornice troviamo le tracce di Pau Casals, uno dei musicisti e compositori più importanti e influenti del novecento, trasportate dalla brezza marina che mescola suoni e odori di questo borgo marino.
I paesaggi e i luoghi più cari al maestro si possono ammirare nella Casa di famiglia a El Vendrell e nel museo presso La Vil·la Casals. Il museo, che in origine era residenza estiva di Casals, si affaccia sulla spiaggia di San Salvador, dove sono raccolti oggetti e ricordi della sua vita musicale e personale, oltre che ospitare un accogliente giardino mediterraneo adornato con sculture.
Di fronte al museo si trova l’Auditorio Pau Casals, costruito per volontà del maestro per avvicinare la musica e la cultura al pubblico grazie a esposizioni e manifestazioni musicali tra musica classica e jazz, che spesso vedono il violoncello come protagonista principale.
Reus: visita alla città e alle opere di Gaudí
Reus, sempre in Catalunya, con i suoi centomila abitanti costituisce la seconda città più popolosa della provincia della Tarragona e si trova sulla Costa Daurada. Reus dista circa 10 chilometri da Tarragona e 110 chilometri da Barcellona.
Ed è proprio a Reus che nacque Antoni Gaudí ed è proprio in questa cittadina che si possono conoscere i luoghi emblematici dell’artista, come la casa natale, la chiesa dove fu battezzato e la scuola che frequentò.
Nel centro storico della città sorge il centro Gaudí, uno spazio interattivo di 1.200 metri quadrati dedicati alle opere dell’architetto, dotato delle più moderne tecnologie audiovisive per consentire al visitatore non solo di vedere, ma anche di toccare e ascoltarne le creazioni.
In questo centro si possono per esempio ammirare le torri della Sagrada Família e i camini della Pedrera, o ammirare una ricostruzione del laboratorio di Gaudí e l’unico quaderno manoscritto dell’artista.
Per chi volesse visitare tutti i luoghi di Gaudí, ripercorrendone in questo modo le tappe della sua vita, c’è un percorso apposito denominato Strada di Gaudí. L’itinerario comincia ovviamente con la casa natale dell’artista (non visitabile) e continua con la visita alla cinquecentesca chiesa di Sant Pere, dove Gaudí venne battezzato e confermato l’anno successivo.
Da vedere anche il Collegio delle Scuole Pie, nei locali dell’ex convento di San Francesco, dove l’artista venne istruito tra il 1863 e il 1868 prima di trasferirsi a Barcellona, e dove oggi si trova l’istituto secondario Salvador Vilaseca.