• Alla scoperta di Reus:

    tra Modernismo e un goccio di Vermut

Oggi mi trovo a Reus, nell’interno della Catalunya del sud, a circa 100 chilometri da Barcellona.
Sono qui perchè sono alla ricerca delle orme di un altro grande genio, nato in questa bellissima città…sto parlando di Antoni Gaudí, l’autore degli stravaganti e secondo me più belli edifici in stile modernista.

Anche Reus come Horta de Sant Juan con Picasso, Mont-roig con Miró e El Vendrell con Pau Casals, fa parte del percorso turistico – culturale “El Paisatge dels Genis”. Qui a Reus è possibile seguire a piedi la Ruta Modernista di 2 chilometri che vi farà scoprire il centro città e dove sarà possibile ammirare circa 80 edifici caratterizzati da questo stile così fuori dagli schemi.

Reus è sempre stata una città ricca, con una forte classe media, dove la borghesia spendeva e investiva buona parte del suo denaro ed è proprio grazie a questo infatti, che si può contare su una gran quantità di edifici in stile modernista ma purtroppo nessuno di loro fatto da Gaudí.
La motivazione è semplice, lui non apparteneva a quella classe sociale, era di origini più umili, figlio di fabbri, con una grande padronanza nella lavorazione della materia che gli servirà come base in ogni sua opera ma senza grandi capitali e quindi non poteva far parte di quella ambita e ricca cerchia.

A differenza sua, Domènech i Montaner, architetto, ex professore di Gaudí e amico di Pere Casellas, responsabile comunale delle opere architettoniche a Reus, calzava a pennello nel ruolo di massimo esponente del modernismo catalano ed è per questo che le opere architettoniche più belle della città sono a suo nome come Casa Navàs, l’Istituto Pere Mata, Casa Rull e Casa Gasull.
Tra questi, vi consiglio assolutamente di andare a visitare Casa Navàs, all’entrare si ha la sensazione di immergersi in un giardino incantato, i motivi floreali sono stupendi e ogni dettaglio è curato alla perfezione, i pavimenti sono tutti in marmo e mosaicati.

Ma a Reus non è che non troverete proprio niente riguardo Gaudí, perchè a lui è stato dedicato il “Gaudí Centre”, un museo interattivo, moderno e davvero interessante dove potrete rivivere da vicino la vita di questo fantastico personaggio.
Ci sono i plastici delle sue opere più importanti, tutti gli esperimenti che ha creato per poter analizzare e correggere le sue opere in maniera precisissima e che soprattutto, anche voi potrete toccare con mano e per un attimo vi sentirete un po’ come lui.

C’è persino una riproduzione della sua disordinatissima camera da letto che lui aveva allestito all’interno della Sagrada Família. Eh sì, negli ultimi anni della sua vita quell’opera era diventata per lui una vera e propria ossessione…sapeva che stava creando qualcosa che avrebbe rivoluzionato tutto e in essa ha investito tutto il suo denaro e la sua vita.

Reus è una città signorile, dove passeggiare per il centro risulta un’esperienza davvero piacevole, ma oltre a questo, per gli amanti degli aperitivi, Reus è anche la città del Vermut!

Insieme al modernismo, il vermut è un vero e proprio simbolo di questa città e allo stesso tempo, l’aperitivo più amato dai catalani, pensate, importato da un italiano, ovviamente di Torino.

Nel centro storico della città potete recarvi al museo del Vermut, un luogo di degustazione ma anche dove è possibile fermarsi a mangiare qualcosa mentre ci si fa raccontare un po’ di storia legata a questa famosa bevanda. Pensate che la prima marca di Vermut viene prodotta proprio qui, a Reus, e risale al 1892. Da quel momento nasceranno più di 30 marche, tutte di Reus e tutte con una loro formula segreta sì, perchè oltre alla classica unione di vino bianco, zucchero caramellato e alcol, ogni vermut ha una sua particolare e speciale combinazione di erbe, spezie e piante.

A questo punto, non mi resta che augurarvi buon viaggio alla scoperta di questa bellissima città e mi raccomando, non ubriacatevi, che il Vermut è buono e a Reus potrete degustarne in quantità!

Vitamina Project è un progetto che parla di Turismo Sostenibile e Slow Travel, si rivolge al viaggiatore indipendente e a chiunque ami fare viaggi esperienziali alla scoperta di popoli e culture vicine e lontane. Vitamina Project è anche la storia di Rocco e Giulia, un archeologo e una fotografa, professionisti del viaggio e amanti dell’avventura.

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