• Joan Miró e il suo mondo magico tra fantasia e realtà

Non potevo chiedere di più in questo viaggio, io amante dell’arte, delle tradizioni e della natura, davvero non immaginavo una terra così varia e ricca e che potesse offrirmi un mix così perfetto di queste tre cose. Oggi si riparte e andrò a scoprire il terzo artista catalano (dopo Gaudí e Pau Casals), internazionalmente conosciuto e che personalmente adoro: Joan Miró.

Mi trovo nella zona di Mont-roig, a pochi chilometri dalla Costa Daurada. Addentrandomi nell’interno della Catalunya sud mi si apre una zona verde, fatta di campi coltivati e ordinati, boschetti di pini marittimi caratterizzano le colline che fanno da cornice a questo scenario rigoglioso e curato che dolcemente, arriva fino al mare.

Questa zona, così particolare per il suo verde acceso, il rosso intenso delle rocce e il profondo blu del cielo, era la zona preferita e luogo dell’anima di Joan Miró che porterà con se tutta la vita e dove produrrà la maggior parte della sua opera.

Mas Miró era la sua casa di campagna ed è qui che a 18 anni decide che si sarebbe dedicato alla pittura in maniera stabile andando contro il volere del padre che l’avrebbe preferito seguendo una vita più ordinaria e sicura, all’interno della drogheria che gestiva a Barcellona. Ed è sempre qui da cui vengono tutte le sue ispirazioni.

Mas Miró è in effetti un luogo magico, una bolla nel tempo che racchiude il genio di questo grande artista e dove è ancora possibile percepirne la presenza.
Joan trascorre molto tempo in questa casa, praticamente tutte le estati tra il 1911 e il 1976, qui sviluppa il legame viscerale con la sua terra che si percepirà in ogni sua opera.

Grazie al volere dei nipoti, il luogo si è mantenuto esattamente come lui l’ha lasciato, la masia è grande e luminosa, immersa tra i campi coltivati ma in nessun momento risulta ostentata. L’arredamento in stile catalano è semplice ma ricercato che ancora oggi trasmette una sensazione di vissuto e di familiare. I pavimenti sono spettacolari, tutti in mattonelle di ceramica con fantasie geometriche differenti per ogni stanza ed infine c’è il suo studio…entrarci, vi assicuro, è un’emozione grande.

Innanzitutto, luminosissimo, le pareti bianche, il pavimento in cotto, due enormi finestre centrali che danno sul giardino, colori, pennelli e bozzetti da tutte le parti. Sullo schienale di una sedia a dondolo in vimini dove era solito sedersi, c’è appoggiato persino il suo grembiule blu che utilizzava per dipingere, ancora macchiato dai suoi colori preferiti. Stando lì dentro si ha la netta sensazione che Joan Miró sia appena uscito, giusto un momento, lì appena fuori dallo studio, magari per andare a dare un’occhiata al carrubo, il suo albero preferito.

Come conclusione di giornata, mi reco poco distante, presso l’Eremo di Mare de Déu de la Roca, una piccola chiesetta arroccata su un altopiano di rocce rosse, dove Mirò era solito rifugiarsi per immergersi nella natura.

Un luogo davvero catartico dove anch’io ho ritrovato me stessa davanti a quella Natura così grande…

Vitamina Project è un progetto che parla di Turismo Sostenibile e Slow Travel, si rivolge al viaggiatore indipendente e a chiunque ami fare viaggi esperienziali alla scoperta di popoli e culture vicine e lontane. Vitamina Project è anche la storia di Rocco e Giulia, un archeologo e una fotografa, professionisti del viaggio e amanti dell’avventura.

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Vista del mare da un Camí de Ronda@Daniel-Punseti - Arxiu-Imatges-PTCBG_G
Portal de la Pau a Barcellona vista aerea@ freepick
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