Non sempre sono considerati luoghi artistici, almeno non nella loro primaria funzione, ma spesso i cimiteri racchiudono toccanti opere d’arte – dipinti, sculture, edifici architettonici. Se in Italia abbiamo ad esempio il Cimitero Monumentale di Milano e il Cimitero acattolico di Roma, in Catalunya esistono luoghi di arte funeraria sia a Barcellona sia sulla costa o nell’entroterra. E anche questo settore è stato profondamente influenzato dal Modernismo catalano. Dal Cimitero di Montjuïc a quello di Sitges, ecco i più suggestivi cimiteri catalani.
Cimiteri a Barcellona
La capitale catalana è da sempre sinonimo di arte ed ecletticità, ma forse non tutti sanno che custodisce alcuni dei più affascinanti cimiteri d’Europa e del mondo. L’Università di Barcellona ha realizzato un progetto per mapparli e conferire loro il giusto risalto. I musei a cielo aperto della città sono nove, tra cui spiccano Poblenou, il più antico della città e Montjuïc, forse il più iconico. Ti segnaliamo inoltre:
• Cementiri de Sant Gervasi, inaugurato nel 1853 ai piedi del Tibidabo. Proprio perché fu costruito sul pendio, la sua caratteristica struttura a gradoni lo rende unico.
• Cementiri de Les Corts, le cui origini risalgono al 1836, quando il paese di Les Corts si scisse da quello di Sarrià, diventando una municipalità indipendente.
• Cementiri de Sarrià, il cimitero più piccolo di Barcellona insieme a quello d’Horta. Si trova in una posizione quasi nascosta, nel quartiere Tres Torres. Viene citato dallo scrittore Carlos Ruiz Zafón nel romanzo “Marina”.
• Cementiri d’Horta: a pochi minuti dal celebre labirinto omonimo si trova questo cimitero bucolico ben integrato con il quartiere e la storica comunità.
• Cementiri de Sant Andreu, inaugurato nel 1834, accoglie cappelle e pantheon di varie tendenze stilistiche della seconda metà del 19° secolo e soprattutto del primo ventennio del Novecento.
• Cementiri de Sants, a L’Hospitalet de Llobregat, città al confine con Barcellona. Di particolare pregio alcune tombe e cappelle di stile modernista e noucentista.
• Cementiri de Collserola: è il più recente cimitero di Barcellona e anche il più moderno. Qui la vegetazione è punto focale dell’opera architettonica estremamente funzionale inserita nel Parc Natural de Collserola.
Cimitero di Poblenou
Conosciuto come “Cimitero vecchio” o “Cementiri de l’Est”, il cimitero di Poblenou fu il primo cimitero moderno costruito a Barcellona. Prima del 1775 infatti, anno della sua inaugurazione, gli spazi funerari si trovano esclusivamente all’interno di chiese o luoghi di culto.
Il Cementiri de Poblenou fu progettato in stile neoclassico dall’architetto italiano Antonio Ginesi e rimase il principale spazio funebre cittadino fino all’inaugurazione del cimitero di Montjuïc. Al suo interno trovano spazio opere degli scultori Vallmitjana, Reynés e degli architetti Oriol Mestres, Fontseré e Vilaseca.
Cimitero di Montjuïc
Il cimitero di Montjuïc – nel quartiere omonimo – fu costruito nel 1883 per trovare rimedio alla grande espansione demografica urbana da un lato e alle continue epidemie del periodo dall’altro. In quegli anni l’amministrazione cittadina si rese conto di come il cimitero di Poblenou non fosse più sufficiente e quindi affidò il progetto di un nuovo spazio a Leandre Albareda. L’architetto si ispirò ai grandi cimiteri europei, soprattutto a Père Lachaise di Parigi. Il suo obiettivo era quello di progettare uno spazio coerente e conciliante, anche tra le diverse classi sociali.
Negli anni, la municipalità di Barcellona ha affidato ai migliori architetti e scultori del momento la costruzione di nuove aree del cimitero che oggi è anche un immenso museo a cielo aperto.
All’interno della struttura trova spazio anche la Fossar de la Pedrera, inaugurata nel 1985 su progetto di Beth Galí. Si tratta della vecchia fossa comune del cimitero, oggi luogo della memoria dedicato alle vittime della repressione franchista qui uccise e sepolte.
Cimiteri di Sitges, Terrassa e Arenys de Mar
I cimiteri di Barcellona fanno parte della European Cementery Route, un progetto ideato e gestito da ASCE (Association of Significant Cemeteries of Europe) e composto ad oggi da oltre 63 cimiteri, in 50 diverse città, con una copertura di 20 stati europei. Oltre a Barcellona, fanno parte della rete altri cimiteri catalani come quelli di Sitges, Arenys de Mar e Terrassa.
A Sitges puoi visitare il Cimitero municipale di Sant Sebastià, situato di fronte all’omonima spiaggia. Qui troverai un luogo ricco di arte funeraria realizzata tra la fine 19° e l’inizio del 20° secolo. Pantheon, cappelle e statue appartengono ad abitanti che emigrarono in America in cerca di fortuna e furono realizzati da artisti come Pere Jou e Manel Fluxà, considerato uno dei migliori artisti funerari catalani.
Il cimitero di Arenys de Mar si trova a pochi metri dal mare e occupa una superficie lunga e stretta – 1 chilometro di lunghezza per 50 metri di larghezza. È strutturato in 3 livelli sfalsati e in salita: il terzo livello ospita splendidi esempi artistici di modernismo ed eclettismo. Il cimitero ospita inoltre le tombe di alcuni importanti autori come Lluís Ferran de Pol e Salvador Espriu.
Il cimitero di Terrassa, a meno di un’ora da Barcellona, fu inaugurato nel 1932 e occupa un’area di ben 11 ettari. Fu concepito e creato come un grande giardino che, oltre ad assolvere il principale compito di un cimitero, è parco della memoria.
Il cimitero modernista di Lloret de Mar
Il Modernismo è l’emblema artistico della Catalunya e questa corrente ha influenzato anche l’arte funeraria. Ne è un esempio il cimitero di Lloret de Mar in Costa Brava, progettato alla fine del 19° secolo. Il luogo è caratterizzato da sepolcri ipogei in pietra. Ospita inoltre opere di artisti del calibro di Josep Puig i Cadafalch, Antoni M. Gallisà Soqué o Bonaventura Conill Montobbio, lo stesso architetto che ha progettato la Chiesa di Sant Romà di Lloret de Mar, splendido esempio di arte modernista!
Arte funeraria modernista a Balaguer
Spostiamoci infine nell’entroterra, precisamente a Balaguer nella Terres de Lleida. In questo piccolo paesino si trova il cimitero modernista che è nato grazie a…una lotteria. Nel 1901 infatti il sacerdote Nadal Puig i Beller vinse il primo premio della lotteria nazionale e decise di commissionare allo scultore Enric Clarasó la tomba di famiglia. L’artista era uno degli scultori più rappresentativi dell’arte funeraria modernista e aveva già lavorato a numerose tombe nel cimitero di Montjuïc.
L’opera di Clarasó fu collocata in un terreno di proprietà della famiglia dietro alla cappella del cimitero di Balaguer. All’epoca il cimitero ospitava semplici lapidi interrate con croci in pietra e legno, ma dopo aver visto la tomba della famiglia Puig i Beller, molti altri abitanti decisero di commissionare cappelle, sculture e tombe elaborate.
Il risultato è il Cimitero di Balaguer come lo conosciamo oggi, ovvero un museo a cielo aperto massima espressione dell’arte funeraria modernista catalana.