Un incredibile itinerario on the road, a misura dei più piccoli, per esplorare le meraviglie della Catalunya con bambini, che vanno ben oltre quelle della solita, anche se altrettanto splendida, Barcellona. Tra spiagge dorate, cascate nascoste, misteriosi vulcani e borghi arroccati.
Dici Catalunya e pensi, quasi certamente, a Barcellona – bellissima, colorata, metropolitana. Ma la Catalunya è tanto di più: chilometri e chilometri di coste, parchi naturali, un entroterra ricco di fascino e traboccante di tradizioni antiche. Pensa che Salvador Dalí la definì, non a caso, “ il centro del mondo” – proprio per descrivere l’equilibrio perfetto dato dalle mille sfumature di questo territorio. Forse non lo è, il centro del mondo. Ma sicuramente è un angolo di Terra che vale la pena vedere.
Il modo migliore per farlo è, a mio avviso, on the road: raggiungerla in aereo, noleggiare un’auto e poi perdersi tra le sue infinite possibilità. Lentissimamente. Alla ricerca di calette in cui nuotare, fiumi da esplorare in kayak, vigneti da visitare in bicicletta. E ancora, colorati villaggi di pescatori, ristorantini sul mare, borghi arroccati, cascate nascoste ed antichi vulcani. Se queste prime righe ti hanno incuriosita, aspetta di leggere il resto. Una vera rivelazione!
Ecco dunque il nostro itinerario, tappa dopo tappa, alla scoperta di una Catalunya decisamente a misura di bambino.
Catalunya con bambini: l’itinerario
Il nostro viaggio è durato circa una settimana e ha toccato principalmente la Costa Barcellona e la Costa Brava, raggiungendo la zona vulcanica di La Garrotxa, nell’entroterra della Costa Brava. Volutamente non abbiamo incluso Barcellona, un po’ perché l’avevamo già vista (in questo sito, troverete diversi articoli che la riguardano), un po’ perché avevamo voglia di vedere “l’altra” Catalunya…
Il mare dunque è stato il punto di partenza e il punto di arrivo. Nel durante, si sono succeduti circa 300 chilometri di scoperte tra scorci incredibili, fiumi, asini, vulcani ed antichi villaggi da cartolina. Tanti piccoli segreti che si sono svelati ai nostri occhi sorpresi accontentando la curiosità di piccoli e grandi viaggiatori…
Una piccola chicca (ovviamente non casuale): tutte le località toccate in questo itinerario hanno ottenuto dal governo catalano il “sigillo” DTF (Destinazione Turistica Familiare), una sorta di bollino che certifica l’offerta turistica particolarmente adatta alle famiglie con bambini di quella data destinazione. Rappresentano, in sostanza, i luoghi di eccellenza del Turismo Familiare in Catalunya.
Tra El Masnou e Santa Susanna – 3 giorni
Una volta arrivati all’aeroporto di Barcellona (con volo Ryanair in partenza da Orio al Serio), prendiamo la macchina a noleggio prenotata prima di partire e ci dirigiamo subito verso la costa.
El Masnou
La prima tappa del nostro on the road è El Masnou, un antico villaggio di pescatori, a circa 18 chilometri da Barcellona. Il suo centro storico, con le stradine acciottolate e le case tinteggiate in colori chiari, è davvero caratteristico. Ma il motivo per cui l’abbiamo incluso nel nostro itinerario è che proprio in quei giorni si teneva il “Correfoc”, la tradizionale festa del fuoco che si apre con una processione che percorre tutto il paese e a cui si può partecipare indossando vestiti lunghi e un cappello. Potevamo mai perdercelo?
La festa procede poi in spiaggia, con cibo, musica e canti. Ed è qui che facciamo la conoscenza di Juan, un abitante del posto intento a mescolare uno strano liquido in fiamme. Mi faccio coraggio e chiedo cosa sia, mentre un gruppo di marinai intonano note avvolgenti.
Juan mi spiega con passione, rigorosamente in catalano, che si tratta del Rom Cremat o più semplicemente Cremat, una bevanda alcolica a base di rum e caffè che si beve tradizionalmente mentre si ascolta l’Havanera, canto di andata e ritorno che i marinai catalani eseguivano sorseggiando questa bevanada per combattere il freddo. È tipico prepararla in occasione di feste locali, come quella in cui ci siamo imbattuti qui a El Masnou. La ricetta ufficiale prevede che vengano aggiunti anche zucchero, scorza di limone e cannella. Ma pare che ci siano alcune città della provincia costiera di Castellón dove si prepara solo con caffè e rum e si lascia bruciare per mezz’ora. La nostra era con cannella. E berla insieme ai locali, con il sottofondo dell’Havanera, mentre i bimbi si rincorrevano felici in spiaggia, mi ricorda ancora una volta perché non potrei mai smettere di viaggiare.
Pura vida. Soprattutto quando guardo lo sguardo meravigliato dei miei bimbi di fronte ai magnifici fuochi d’artificio che chiudono la serata.
Informazioni utili:
- Parcheggi: le strade del centro storico di El Mansou sono strette e, soprattutto in caso di feste e sagre, è quasi impossibile parcheggiare. Dirigetevi invece verso il porto, dove troverete un grande parcheggio a pagamento.
- Dove dormire: noi abbiamo alloggiato all’Hotel Sorli Emotions 4* Carrer Lluís Jordà Cardona, 2 – Vilassar de Dalt (a 7 km circa da El Masnou) +34 637 877 997 www.hotelsorliemocions.cat Si trova a circa 7 km da El Mansou; è un bellissimo 4 stelle con tanto di piscina panoramica, a ridosso di una sorta centro ricreativo, con ristoranti, parchi gioco, campi da tennis e negozi.
Mataró e Santa Susanna
Il giorno seguente ci spostiamo alla vicina Mataró, dove trascorriamo la mattinata in spiaggia, in totale relax. Per pranzo, scegliamo un ristorante proprio sul mare: La Sal del Varador. Il menu propone cucina mediterranea, per lo più a base di pesce, creata con ingredienti freschi, di qualità e ecologici. Il mio consiglio? La Paella. Tra le più buone mai mangiate!
Nel pomeriggio invece ci siamo divertiti a volteggiare tra alberi e liane del Parco Avventura Bosc Vertical. Una piccola pausa a totale beneficio dei bambini, visto che la mamma ha quasi imparato il giapponese mentre tentava di star loro dietro a 50 metri di altezza! Loro, invece, si sono divertiti tantissimo!
In serata, ci siamo diretti verso Santa Susanna, che è forse una delle destinazioni family-friendly più famose della Catalunya, tanto che è stato tra i primi ad aver ottenuto la certificazione come luogo di eccellenza del Turismo Familiare. La prima grande scoperta di Santa Susanna è stata il luogo in cui abbiamo dormito. Forse il nostro preferito, tra tutti gli alloggi provati durante questo viaggio. E forse anche uno dei nostri preferiti di sempre. Si tratta di Can Rosich.
In Catalunya, lo chiamano turismo rurale. Per noi è stato semplicemente… “casa”. Di fatto, era una casa a tutti gli effetti. La casa di Matteo e Montserrat per la precisione. Due persone dolcissime che l’hanno acquistata negli anni ’60 per viverci insieme a galline, conigli e due maiali. Vent’anni fa hanno deciso di trasformarla in un’attività di accoglienza ma credo che poco sia cambiato da allora. Qui, sembra davvero che il tempo sia fermato. Non c’è lusso. O almeno non quello classico. Qui il vero lusso è tornare ai fondamentali. Ma a Casa Rosich dedicherò un post a parte.
Santa Susanna è una tipica cittadina di mare con diversi chilometri di spiagge, molti hotel e appartamenti disponibili e tante occasioni di divertimento. Noi abbiamo preferito viverla da un altro punto di vista: sulle due ruote. Abbiamo quindi noleggiato delle bici e percorso il lungomare fino a Platja del Garbi, a Calella. Circa 10 chilometri tra ciclabili e qualche divertente sterrato. Le spiagge, al contratto quanto succede in Italia, sono ero più libere. Che non vuol dire poco attrezzate. Ovunque ci sono parchi gioco, docce e ristorantini vista mare.
Arrivati a Calella, ci siamo concessi un piccolo premio: bagno ristoratore e tuffi strepitosi dai divertentissimi gonfiabili del Mar Aventura Sports Park, un parco sportivo galleggiante a pochi metri dalla spiaggia (10 euro all’ora a persona, che include il giubbotto di salvataggio). Poi, prima di inforcare le bici e tornare a Santa Susanna, abbiamo fatto una passeggiata fino al Faro, forse l’attrazione più conosciuta di Calella: si trova proprio a ridosso di Platja del Garbi, su un promontorio alto una cinquantina di metri e raggiungibile con una serie infinita di gradini. Un po’ di fatica, ma merita: da lassù, si gode una splendida vista su tutto il litorale.
Avessimo avuto più tempo a disposizione, saremmo andati sicuramente al Parc Dalmau, un grande parco che ospita anche un rifugio antiaereo risalente al 1937, a cui si può accedere percorrendo la galleria principale, di circa 70 metri. I miei piccoli viaggiatori avrebbero adorato questa mini avventura Poco male, sarà per la prossima volta.
Informazioni utili:
- Noleggio bici presso il Passeig Marítim Santa Susanna, accanto al hotel Don Àngel (è riconoscibilissimo perché vedrai tante biciclette di ogni tipo parcheggiate all’esterno)
- Ristorante La Sal del Varador Passeig Marítim, 190 (Mataró) +34 931 140 580
- Parco Avventura Bosc Vertical Av. del Parc Forestal, s/n, (08301 Mataró)
- Dove dormire: Turismo Rurale Can Rosich, Passeig d’Hortsavinyà, 08398 Santa Susanna
Pineda de Mar
I catalani la sanno lunga sul mare e sulla gioia che dà… Eccoci allora alle prese con paddle surf e catamarano presso la base nautica di Pineda de Mar che offre una serie di attività per avvicinare i bambini al mare e alla navigazione, sotto l’attenta guida di istruttori esperti.
E per pranzo, pesce fresco al chiringito Escora, proprio sulla spiaggia, di fianco alla base nautica.
Pineda de Mar è una tranquilla località balneare che si estende tra il blu del Mediterraneo e il verde del Parco Naturale del Montnegre e vanta la spiaggia più lunga del Maresme. Per i bambini, oltre al mare ovviamente, è da segnalare:
- Pineda Animazione: uno spazio in spiaggia con kayak, paddle surf, zumba, aerobox, nordic walking, aquagym … e servizi di biciclette offerti da Mickey Motos. Indirizzo: Spiaggia dels Pescadors davanti all’albero verde.
- Parco per bambini “Xic-Parc”, sempre in spiaggia, con piscine, castello gonfiabile, sabbia, ludoteca, giochi acquatici. Per bambini dai 4 ai 12 anni. Indirizzo: Spiaggia dels Pescadors davanti all’albero verde.
Informazioni utili:
- Base Nautica Platja dels Pins, s/n (08397 Pineda de Mar)
- Chiringito Escora Pl. dels Pins, s/n (08397 Pineda de Mar, all’interno della base nautica)
La Val den Bas e la regione de La Garrotxa – 2 giorni
Dopo tre giorni di sole e mare, ci lasciamo la costa alle spalle e ci addentriamo nel cuore della zona vulcanica di La Garrotxa. Qui, la brezza marina e l’allegro caos tipico delle località balneari lasciano il posto a cordigliere, prati, boschi, infinite distese di grano e pittoreschi villaggi.
In totale, sono otto. Tra questi, il più affascinante e pittoresco è senza dubbio Els Hostalets d’en Bas, che ha origine proprio da una locanda (hostalet) situata sulla vecchia strada reale che andava da Olot a Vic. un paese da cartolina, con la sua caratteristica piazza e i gerani appesi ai balconi.
Poco distante, c’è un altro piccolo borgo arroccato – Sant Privat d’en Bas: un pugno di case, vicoli acciottolati e il negozio di alimentari più simpatico di sempre! Qualche salame, un po’ di formaggio ed ecco che improvvisiamo una merenda da veri local, da consumare rigorosamente all’ombra dell’unica chiesetta del paese, proprio di fronte.
Dopo aver visitato i caratteristici villaggi di Vall d’en Bas, abbiamo fatto una piccola deviazione tra boschi e sentieri sterrati… e, come spesso accade quando si lasciano mappe e navigatori, ecco che accade la magia… È inoltre possibile visitare delle fattorie, fare viaggi con un trenino o vedere delle cascate di acqua dopo la pioggia, tra le molte altre cose.
Ma l’esperienza più bella che abbiamo vissuto qui è stata l’escursione in groppa d’asino nel Pedra Tosc Park, insieme alle guide di Rucs i Someres SC è una società formata da due agricoltori … e più di ottanta asini! Questa specie è una delle poche razze autoctone che possiamo trovare in Catalunya e, per molti anni, è stata utilizzata per la silvicoltura, il lavoro agricolo, e per il miglioramento di altri razze grazie al loro carattere energico e al temperamento docile.
Il nostro alloggio in Val d’en Bas è stato il Bosquet, una cascina del XVIII secolo, piccola e accogliente, gestita da Laura, ottima cuoca e dolcissima padrona di casa e da suo marito, profondo conoscitore del territorio ed esperto biker. La casa è circondata da foreste e pascoli verdi ben curati, sotto le imponenti pareti verticali del massiccio del Puigsacalm.
Imperdibile la colazione, con torte e dolcetti fatti in casa davvero incredibili!!
Informazioni utili:
- El Bosquet, s/n (17178 Puigpardines) – 651 923 124
- Rucs i Someres SC Ctra. d’Olot a les Preses – Can Massot (17178
La Costa Brava e il suo mare – 2 giorni
Immagina i colori del Mediterraneo dai contrasti più arditi che danzano sinuosamente e si intersecano tra calette nascoste ed incantevoli, divertimento per tutte le età e un’ enogastronomia che ricorderete per sempre. Eccoci in Costa Brava, che ci ha accolti davvero a braccia aperte!
Platja d’Aro
Platja d’Aro è stata la nostra base per esplorare la Costa Brava. Si trova nel cuore della Costa Brava, Castell-Platja d’Aro ed è una tipica cittadina balneare vocata al turismo familiare. Spiaggia, shopping, attività, cultura e divertimento si fondono assieme, per offrire una gamma completa di servizi che non lascerà nessuno deluso.
Oltre a godere del suo mare, ci siamo concessi due divertenti pause: il parco acquatico Aquadiver e il parco avventura Parc Aventura Costa Brava. Il parco avventura, in particolare, è stata una vera scoperta. I miei figli adorano i parchi avventura e ovunque andiamo ne proviamo uno, se c’è. Ma questo ha superato le nostre aspettative. È immerso in una incantevole pineta ed è uno dei più grandi mai visti.
E il lungomare… beh, qui ci siamo goduti l’allegria dello struscio e… uno dei tramonti più belli di sempre!
Informazioni utili:
- Parc Aventura Costa Brava Bosc del Mas Candell Polígon 6 – 93-94 (17249 Platja d’Aro) +34 697764194
Sant Antoni De Calonge e Palamós
Palamós è sorta sul porto. E di fatti, questo comune del Baix Empordà vive ancora dell’attività commerciale, peschereccia e turistica del suo porto. Le sue attrazioni, tuttavia, vanno oltre al porto e alle magnifiche spiagge. È una località che ti cattura, dai suoi monumenti megalitici, il sito iberico e la città vecchia, fino alla bellezza del paesaggio che ti porta fino alle montagne delle Gavarres e ti regala viste spettacolari della Costa Brava.
Palamós è famosa per la pesca dei gamberi: proprio di fronte al paesino, infatti, c’è un canyon sottomarino profondo 2000 metri. Ed è lì che prosperano i famosi gamberi, di un colore rosso acceso. La loro pesca può avvenire solo in quell’area ed è regolata da un disciplinare rigidissimo affinché venga garantita la sopravvivenza della specie. Tutti i giorni, al porto, avviene l’asta del pesce, dalle 16 alle 18. Ovviamente è solo per ristoratori e pescivendoli, ma è possibile assistervi da una balconata insieme ad una guida che vi spiegherà come funziona. Sapevate ad esempio che il prezzo al ribasso e non al rialzo? Un’esperienza interessantissima che ha affascinato anche i bimbi.
Come ciliegina sulla torta, visita al vicino mercato del pesce e al mondo creativo del museo del Mare.
Non potevamo non pranzare con un tipico Menu de la Gamba. Pare che uno dei migliori si mangi in un ristornate a Sant Antoni de Calonge ed è proprio lì che ci siamo diretti. Il ristorante si trova sul lungomare e si chiama Can Simón.
Nel pomeriggio abbiamo partecipato ad un’uscita in bicicletta. Jesus, il proprietario del noleggio bici, ci ha guidati tra oliveti e vigneti fino ad arrivare a Mas Pons Joan, una bellissima azienda agricola oggi condotta da Martèn.
Martèn rappresenta la settima generazione a lavorare qui. E la seconda ad esserne proprietaria. Suo papà infatti l’ha rilevata negli anni 80, ristrutturando l’antica cascina e portando l’elettricità e il riscaldamento. Oggi si produce frutta, verdura e naturalmente vino. Tutto bio.
Martèn, che è laureto in ingegneria agricola, ci ha mostrato i campi, le meravigliose cantine, le aree di produzione. Noi pendevano dalle sue labbra: è stato meraviglioso ascoltarlo, assorbire il suo amore per questo lavoro così antico, nonostante la giovane età. Ah, ovviamente la visita si è conclusa con una degustazione di tre suoi vini.
Sant Pere Pescador
Ed eccoci qui, finalmente, a Sant Pere Pescador – una delle tappe più attese di questo viaggio. Il motivo? La voglia di esplorare il fiume Muga in kayak insieme a Pau di SK KAYAK.
Sant Pere Pescador si trova sulle sponde del fiume Fluvià – ed è poco distante dalla Riserva Naturale Aiguamolls de l’Empordà; ha una bella spiaggia, poco profonda e con sabbia fine e suoi quasi sette chilometri di dune immacolate. Ma la nostra esperienza sul fiume – in kayak è stata forse ancora più bella delle dune: dopo una beve lezione per imparare a pagaiare senza troppo sforzo, ci siamo inoltrati nella riserva naturale di Isla de Caramany e Pau è stata una guida davvero fenomenale. Sapeva imitare il canto gli uccelli locali, ci ha mostrato nidi e tane nascoste, e ci ha raccontato delle meraviglie della zona. Pensate che in quest’area non ci sono alberghi, ma solo camping, per preservare in pieno la natura che qui vive e prospera.
Bellissima la gara finale di tuffi in pieno fiume e la giravolta sott’acqua sulla canoa dell’istruttore, con la quale Pau ha conquistato definitivamente tutti i bambini.
E per pranzo… una vera scoperta! Abbiamo mangiato a Mas Gusò, una bellissima azienda agricola a cinque minuti d’auto dal Club Nautic. Ora ci manca l’ultima tappa…. il mare strepitoso di Lloret de Mar!!
Informazioni utili:
- Club Nàutic de Sant Pere Pescador – Passeig Marítim, 4 (17490 Llançà) +34 627 433 332
Lloret de Mar
Le ultime 48 ore in Catalunya le trascorriamo a Lloret de Mar. La nostra casetta per una notte è un appartamento con accesso diretto alla spiaggia di Santa Cristina, una delle più belle della Costa Brava. E sono proprio le spiagge a conquistarci. Un mare caraibico, sabbia dorata e alcuni angoli nascosti che – al tramonto – sembrano trasportati in un’altra dimensione.
Assolutamente da non perdere, oltre a Santa Cristina, è Platja de Fenals, situata in una splendida baia che la ripara dal vento; Sa Caleta, luogo d’incontro dei pescatori, come si vede dall’impronta perenne lasciata dalle barche sulla sabbia; Cala Boadella, un luogo privilegiato con un fascino vergine intatto, e Cala Treumal, a destra di Santa Cristina che presenta un paesaggio più selvaggio, dove le onde sono all’ordine del giorno.
Per i più avventurosi, da non perdere una sessione di snorkeling accompagnati da una guida. Noi l’abbiamo fatta a Platja de Lloret, la spiaggia principale della città. Due giovanissime guide, ma davvero molto esperte e preparate, ci hanno guidato tra i fondali marini di Lloret, insegnandoci mille curiosità sulle specie animali e vegetali che vivono qui, da quelle tipiche e quelle che vivono nascoste. Un’esperienza davvero incredibile che i miei figli continuano a raccontare a tutti gli amici! Tutto l’occorrente per l’immersione (tuta, pinne, maschera e boccaglio), vi verrà fornito sul posto dalla Casa del Mar.
In serata, è facile perdersi tra i negozietti e le stradine del centro storico. Fermata obbligatoria al Ristorante La Campana, un posto davvero unico e famosissimo tra i locali per il suo menù fisso a base di pollo allo spiedo e patatine. Immancabili e imperdibili gli antipasti a base di tapas.
Il nostro viaggio, iniziato dal mare, non può che terminare con il mare…. Un tramonto da mille e una notte sembra riflettere le mille sfumature di questa terra. Troppo breve per assaporarle tutte, ma abbastanza per sapere che un giorno, nemmeno troppo lontano, torneremo per un altro incredibile viaggio in Catalunya con bambini.
Indirizzi utili:
- Snorkelling: Casa del Mar Xatrac – c/Pius Font i Quer, s/n (17310 Lloret de Mar)
- Ristorante La Campana: Carrer de l’Areny, 39 (17310 Lloret de Mar)