• Sulle orme di Gaudí, tutti pazzi per il trencadís

Pensi a Barcellona e sogni le tapas, immagini la Sagrada Familia e sogni le case di Gaudí, ma c’è tanto altro che puoi scoprire e dovresti sapere sopra la Catalunya. Ad essere sinceri, è ben più ricco il paniere culturale della nostra terra. Gastronomia ed arte, senza dubbio, ma ad esempio anche la tradizione artigiana ci appartiene da generazioni. Basti pensare ai popolari gegants, le titaniche rappresentazioni di personaggi storici realizzate a mano da secoli, ancora oggi grandi protagonisti del folklore locale. Oppure al trencadís. Forse di primo impatto la parola non ti dice nulla, pur se, in realtà, siamo pronti a scommettere che l’hai visto mille volte! Non solo è il segno distintivo che Antoni Gaudí  lasciò su tutte le sue opere, ma è anche il simbolo della lunga tradizione ceramica catalana e l’emblema dell’architettura modernista tipica della nostra terra.

Gaudí pionere catalano della sostenibilità

È da una tazza, una ciotola, una bottiglia o una piastrella che prendeva forma dal genio di Gaudí la tecnica del trencadís, tutt’ora utilizzata in tutta la Catalunya. Un tipo di applicazione che nacque dall’inesauribile creatività dell’artista, un dettaglio che amava al punto da renderla, in pratica, un “marchio di fabbrica”, ovvero uno degli elementi chiave delle sue opere come dell’architettura modernista catalana. Nel consapevole totale rispetto di Madre Natura, sua unica musa, per realizzare questo originale assemblaggio di ceramica, marmo, pietra e vetro, Gaudí, nei panni a lui usuali del pioniere, utilizzava solo materiali di scarto delle fabbriche locali di ceramica. I suoi favoriti erano quelli smaltati. Il risultato è che il trencadís è un’espressione artistica libera e random che non conosce regolarità né nelle forme né nelle dimensioni. Piuttosto, assomiglia ad un’imprevedibile combinazione di differenti textures e colori capaci di riflettere mille sfumature, come se volessero offrire a chi le guarda un punto di vista sempre nuovo.

Barcellona: dove andare a caccia di trencadís

Ogni volta che ammiri un’opera di Gaudí, non avere fretta…Prenditi tutto il tempo necessario per goderti gli infiniti dettagli, lui ne andava pazzo ed il trencadís era senz’altro una delle sue tecniche favorite per renderli ogni volta unici e speciali. Quando percorri la Ruta del Modernismo, ossia l’itinerario tra i barris della città che ti porta alla scoperta delle meraviglie realizzate dagli architetti che hanno disegnato la silhouette di Barcellona, vai a caccia di trencadís.

Il primo in assoluto lo realizzò, ad inizio del ‘900, nei Pavellons  Güell, nel barrio di Les Corts, ma è a Park Güell, che l’artista unisce architettura e natura scoprendo, proprio nel trencadís, la tecnica eccellente per dar vita a questo incantevole connubio. L’esempio più eclatante è la lunga salamandra che ti accoglie all’ingresso, perfetta per un selfie da postare sui social, ma anche da riportare a casa. Le riproduzioni in miniatura realizzate con la stessa tecnica favorita dall’archistar catalana sono tra i souvenir più rappresentativi di Barcellona!

Durante la tua passeggiata nel parco tieni gli occhi aperti d osserva come gli interventi architettonici di Gaudí si fondono con gli elementi circostanti della terra mediterranea mimandone le forme libere e sinuose, prive di qualsiasi geometria,. Leoni, polipi, draghi alberi di pietra ed altri innumerevoli elementi vegetali popolano questo suo meraviglioso mondo incantato, mimetizzandosi attraverso imprevedibili giochi di colore grazie a questo originale  metodo decorativo. Anche quando visiti la Sagrada Familia non dimenticare di cercare, all’interno come all’esterno, le applicazioni di questa originale tecnica artistica. Ed infine cercala nella variopinta facciata di Casa Batlló, interamente decorata con il trencadís, che ritorna anche a Casa Milà, sempre su Passeig de Gràcia, Casa Calvet, in Carrer de Casp, e Casa Vicens, a Gràcia (L3/Fontana).

Made in Barcelona: a scuola di trencadís e shopping nel Born

Quando non è più la stagione ideale per praticare attività outdoor, i laboratori artistici sono tra le cose a cui a noi catalani piace più in assoluto partecipare per passare il tempo condividendo creatività e cultura. Iscriviti anche tu, sarà una grande esperienza durante il tuo soggiorno in Catalunya! Ce ne sono di tutti i tipi, molti organizzati all’interno dei musei e dei contenitori culturali della città, e non manca nemmeno quello dove imparare la tecnica del trencadís. In questo caso, l’appuntamento è ogni sabato mattina alle 10 con l’artigiana locale Jùlia Rodriguez nel suo laboratorio di ceramica artistica al Poble Espanyol, sulla collina di Montjuïc. Ed infine fatti un giro nel quartiere de El Born dove gli artigiani locali si annidano con le loro botteghe dando sfoggio di creativa maestria con ceramica, legni e metalli all’insegna della sostenibilità. È semplicemente il barrio perfetto per fare shopping di souvenir autentici made in Barcelona.

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Sardane-catalane-danseurs-orchestre @campingledauphin.com
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