• La Ratafià:

    il liquore catalano tipico dei Pirenei

C’è una bevanda che, assieme al Vermuth, è profondamente legata alla cultura catalana. Si tratta della Ratafià, un liquore in cui si intrecciano storia, tradizione e forse un pizzico di magia! Per prepararla bisogna macerare in acquavite frutta, erbe, radici, spezie e, spesso, noci. Il suo aroma e il suo sapore così speciali nascono proprio dalla complessa interazione di tutti questi ingredienti.

Ci vogliono diversi mesi per completare la macerazione delle erbe e dei frutti, di norma da uno a nove. Occorre poi filtrare la Ratafià e addolcirla con zucchero o sciroppo: dopodiché è pronta per una fase di invecchiamento che varia a seconda del produttore. Un tempo la Ratafià era molto più dolce, oggi invece si usano circa 200 o 300 grammi di zucchero per litro. La gradazione finale, di solito, è fra i 22° e 35°.

Un liquore dalle virtù speciali

La Ratafià è tipica del nord della Catalunya, nella zona dei Pirenei: devi sapere che la sua preparazione è molto meticolosa! Tradizione vuole che gli ingredienti vengano colti nella notte di San Giovanni, fra il 23 e il 24 giugno. Secondo un’usanza diffusa, le erbe raccolte in questa occasione hanno poteri curativi, quasi delle virtù magiche. Le stesse noci verdi, se selezionate intorno a questa data, hanno il sapore e il colore migliore. Grazie al legame con S. Giovanni, la Ratafià è considerata un liquore dalle proprietà benefiche e digestive. Non a caso, secondo antichi documenti giunti fino a noi, le piante officinali alla base della Ratafià sono le stesse usate un tempo per elisir, filtri d’amore e pozioni curative!

Ancora oggi, preparare la Ratafià è un’arte degna di un alchimista. L’equilibrio di ogni aroma non dipende solo da proporzioni e regole matematiche, ma da un vero e proprio rituale. E per di più, non esiste un solo tipo di Ratafià, anzi… I catalani dicono che in Catalunya ci sono tante Ratafià quante persone! Ciascuno ha la sua ricetta, tramandata di generazione in generazione, basata sulle piante che crescono spontanee vicino al luogo di produzione. Gli stessi liquorifici che producono Ratafià utilizzano la frutta, le erbe e le radici tipiche della zona in cui si trovano.

Le marche più note di Ratafià

Se vuoi assaggiarla, le due marche più note della Catalunya sono la Ratafià Russet e la Ratafià dels Raiers.

La Ratafià Russet si produce a Olot dal 1903 e segue la ricetta della Ratafià tradizionale a base di noci verdi della Garrotxa, l’affascinante zona vulcanica fra i Pirenei e la Costa Brava.

La Ratafià dels Raiers, invece, viene dal liquorificio Portet nel paese di La Pobla de Segur. L’azienda è piccola, a conduzione familiare: qui la Ratafià si fa in modo artigianale dal 1884. Al suo interno puoi amminare addirittura gli alambicchi di distillazione, fra cui un esemplare molto antico, e diverse botti di legno per l’invecchiamento. 

Proprio per la sua altissima qualità, la Ratafià dels Raiers ha vinto numerosi premi fra cui la medaglia d’oro al concorso mondiale di Bruxelles nel 2011, nella categoria vini & spiritueux. Oltre alle varietà citate, in Catalunya si produce Ratafià anche nelle aree di Ripoll, Alt Urgell, Pallars Jussà, Bages, La Segarra e nella zona dell’Empordà, nota per essere una DO vitivinicola. Insomma, in Catalunya è così: luogo che vai Ratafià che trovi… Non ti resta che assaggiarla e scoprire quale versione è la più “magica”!

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Interno di un ristorante tipico a BarcellonaAlkimia @ xceed.me
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