Noi catalani ci sediamo alla tavola natalizia la sera della vigilia e ci alziamo il giorno di Santo Stefano…letteralmente! Come succede in Italia, pranzi e cene del periodo di Natale sono particolarmente sentiti. Si tratta di occasioni speciali da condividere con famiglia e amici, all’insegna naturalmente delle prelibatezze enogastronomiche! Il Natale in Catalunya prevede un piatto tipico per ogni giorno: la sopa de galets alla vigilia, l’escudella i carn d’olla il giorno di Natale e i canelons per Santo Stefano. Armati di posate e siediti a tavola con noi per 72 ore!
Alla vigilia di Natale…
Così come in Italia, anche in Catalunya ogni famiglia festeggia il Natale a modo suo. C’è chi si cimenta con il classico “cenone” della Vigilia di Natale oppure chi passa direttamente al pranzo del 25 dicembre. Per chi sceglie di riunirsi attorno alla tavola la sera del 24, uno dei piatti protagonisti della cena è senza dubbio la sopa de galets, un brodo a base di carne e verdure accompagnato dalle galets ovvero pasta a forma di conchiglia. Come ogni piatto della tradizione che si rispetti, ciascuna famiglia catalana ha la sua variante segreta. C’è chi aggiunge patate o legumi, oppure chi unisce altri tipi di carne lavorata come salsiccia o pancetta. Quello che non manca mai è il gusto!
E alla sera della vigilia i bambini sono chiamati a “scuotere” il Tió de Nadal! Si tratta di un tronco di legno di cui i bambini si prendono cura dall’8 dicembre fino al 24, dandogli da mangiare e rendendolo un vero e proprio membro della famiglia con decorazioni, una coperta e un berretto. La tradizione vuole che alla vigilia il Tió inizi a defecare regali di Natale, stimolato dai colpi di bastone e da una canzoncina che recita “Caga tió ametlles i torró no caguis arangades que són massa salades caga torrons que són més bons. Caga tió ametlles i torró si no vols cagar et donaré un cop de bastó. Caga tió”. Il risultato? Regali, dolciumi, torroni e mandorle!
Il trionfo del 25 dicembre
La sopa de gallets è naturalmente protagonista anche del Pranzo di Natale: ricco, sontuoso e gustoso! Se le galets sono abbastanza grandi possono essere riempite con la pilota, una grande polpetta realizzata con carne macinata, uovo, pangrattato, aglio e prezzemolo.
Dopo un brodo caldo, arriva in tavola un bel vassoio di carni succulenti. Al pranzo di Natale catalano si mangia la escudella i carn d’olla, ovvero un lesso di carni utilizzate per cucinare il brodo, a volte insaporite con patate, ceci ed erbe aromatiche.
E ora spazio a un altro re del Natale, ovvero il rostit: pollo ripieno cucinato al forno. Il pollo viene farcito, come vuole la tradizione, con noci, pinoli, uvetta e frutta secca.
Canelons de Sant Esteve
Pensi che sia finita qui? No, perché la nostra “72 ore” natalizia prosegue il 26 dicembre con la Festa de Sant Esteve, che corrisponde al Santo Stefano italiano. E proprio in questo giorno si gustano i canelons, una ricetta tradizionale e decisamente sostenibile. Questi prelibati cannelloni sono infatti ripieni di carne arrosto o macinata, solitamente gli avanzi del rostit e della escudella i carn d’olla. Insomma, in Catalunya non si spreca proprio nulla!
Ti starai chiedendo se questo tour de force gastronomico sia esente dal vino, ma ti diciamo subito di no. Durante le feste infatti non può mancare l’ottimo spumante catalano, ovvero il Cava!
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