• Grand Tour della Catalogna:

    da Tarragona Lleida, in cerca di storia

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Da Tarragona a Lleida

7 GIORNI 418 KM

Da Tarragona, il viaggio prosegue verso il Delta dell’Ebro, uno dei siti più ricchi di biodiversità della Spagna. Lasciata l’auto per un po’, pedalerete lungo una ferrovia trasformata in Via Verde e incontrerete ancora le orme di Picasso e Gaudì, ma anche il silenzio mistico della Via Cistercense, per poi arrivare a Lleida, capitale della Terra Ferma.

1° GIORNO

L’eredità romana di Tarragona

Arrivate di primo mattino al Balcó del Mediterrani, dal quale lo sguardo spazia su Tarragona, il porto e il mare. Le albe e i tramonti, da qui, sono un’esperienza grandiosa. Ai vostri piedi avrete le vestigia dell’anfiteatro romano, una delle icone del periodo classico, quando la città si chiamava Tarraco. La luce calda che avvolge ogni cosa portò il poeta latino Floro a definirla “la città dall’eterna primavera”. Oggi quest’area archeologica è Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco. Nei dintorni di Tarragona, nella Cava del Mèdol, i romani estraevano la pietra con cui costruirono l’anfiteatro, il palazzo pretorio e le mura.

Proseguite per la vicina Reus, città natale di Antoni Gaudí, la cui opera è celebrata al Gaudí Centre, un riferimento per l’interpretazione dell’opera del maestro. Ispirati dal suo genio inebriante, vi verrà spontaneo gustare il vermut locale. Fatevi raccontare la storia di questo vino liquoroso, tornando ai giorni in cui Reus era così influente da stabilire il prezzo degli alcolici sul mercato. I fasti del passato sopravvivono nell’architettura della città. L’itinerario modernista comprende 26 edifici, come Casa Navàs, Casa Rull, Casa Gasull e l’Institut Pere Mata, opere di Lluís Domènech i Montaner, mentore di Gaudí.

Nel pomeriggio, dedicatevi alle atmosfere del mare con un giro in catamarano prendendo il largo da Cambrils: ammirate la costa e le spiagge di Salou e chiudete con un’ottima cena a base della cucina locale. Il suquet de romesco, preparato con pesce o frutti di mare, ma a volte anche con carne o pollame, è uno dei suoi capisaldi.

Tarragona

Cambrils

2° GIORNO

Nelle Terre dell’Ebro

Benvenuti nelle Terre dell’Ebro, territorio dichiarato Riserva della Biosfera in virtù della sua bellezza e per l’impegno in favore della sostenibilità ambientale. Fermatevi a L’Ametlla de Mar, che fa parte della rete dei “Quartieri e Villaggi Marinari della Catalogna”. Il suo fascino d’altri tempi può essere apprezzato con una passeggiata nel porto turistico. Se il meteo lo consente, e magari con l’aiuto di una buona muta, potete nuotare in mare, ma in apposite vasche, tra i tonni pinna blu. Già i legionari romani amavano la loro carne per le sue proprietà nutritive.

Nelle Terre dell’Ebro si passa velocemente dal mare all’entroterra. Percorrendo un tratto del Camí de Ronda scoprirete uno degli angoli meglio preservati della costa. Questo percorso, facile da affrontare, segue il GR-92 e dà accesso a splendide calette, tra rocce dal colore rosso e acque cristalline. Anche i prodotti della terra sono squisiti: provate il miele di El Perelló e i dolci che se ne ricavano.

Per chiudere al meglio la giornata, rivolgetevi ancora verso il Mediterraneo. Dal porto di L’Ampolla partono mini crociere per la Baia di Fangar. Assaggiate le ostriche e i frutti di mare, pasteggiando con qualche calice di Grenache, il vino bianco tipico della Terra Alta. Sulla costa, un ottimo ristorante è Casa Nuri a Riumar: la gente del posto viene a gustare cannolicchi e sontuose porzioni di paella.

Delta dell'Ebro

3° GIORNO

Nel cuore del Delta dell’Ebro

Il Delta dell’Ebro si può esplorare in molti modi, a piedi, in barca o in bicicletta. Vi consigliamo di non trascurare la ricchezza dell’avifauna locale, anche se per un’osservazione ravvicinata dovrete svegliarvi all’alba. Una visita al centro MónNatura Delta è l’approccio giusto per comprendere la fragile bellezza di questa Riserva della Biosfera – oltre 300 specie di uccelli nidificano o passano di qui nelle loro periodiche migrazioni. Per quanto ricca di tesori naturalistici, l’area del Delta non manca di antiche tracce della presenza umana: le pitture rupestri fanno parte del patrimonio mediterraneo tutelato dall’Unesco.

La sosta successiva ha per protagonista Tortosa, una delle “Città e Paesi con Carattere della Catalogna”. Il castello, la cattedrale e il Quartiere Ebraico meritano una visita. Al Mercato Municipale fate una buona scorta dei tipici pastissets, dolcetti ripieni di confettura e miele. Da Xampú Xampany troverete tapas e specialità della regione in un’atmosfera informale, ma accurata.

La tappa si conclude a Horta de Sant Joan, dove Pablo Picasso incontrò l’amore (o viceversa?). “Tutto ciò che so l’ho imparato a Horta”, avrebbe detto il grande artista. Osservando il tramonto sopra il Parco Naturale di Els Ports sicuramente capirete perché.

Horta de Sant Joan

4° GIORNO

Pedalando nel verde

Che ne dite di un bel giro in bicicletta? Proprio da Horta si imbocca la Via Verde Val de Zafán, percorso ciclistico pianeggiante che conduce a Sant Carles de la Ràpita, se si segue l’itinerario principale, o al Delta dell’Ebro, se si sceglie di connettersi con il GR-99 a Tortosa. Le biciclette si possono noleggiare con facilità a Deltebre, Riumar e Poblenou del Delta.

Proseguendo in auto, la strada scorre nella gola che separa le montagne di Pàndols e Cavalls. La bellezza del paesaggio non può far dimenticare che qui si svolse uno degli scontri più cruenti della Guerra civile spagnola, la Battaglia dell’Ebro. A Corbera d’Ebre, visitate il museo dedicato a questo tragico evento.

Dopo aver viaggiato a lungo in compagnia dell’Ebro, è il momento di un incontro ravvicinato con le sue acque. Il mezzo migliore per avvicinarle è il kayak. Pagaiando nella natura, tra il canto degli uccelli, si raggiunge la cittadina di Miravet, affacciata sul fiume e notevole per il castello dei Templari, forse il più bello della Catalogna. Ancora lungo il fiume, molto interessante è l’insediamento iberico di Castellet de Banyoles, dove si possono ammirare le orchidee, un meandro dell’Ebro e le fioriture dei mandorli e dei peschi.

Falset

5° GIORNO

Un calice di vino nel Priorat

Iniziate con un omaggio alla storia del vino e fermatevi da Falset-Marçà, altra magnifica cantina in stile modernista. La sosta è opportuna anche la mattina, perché da qui inizia un itinerario che attraversa la Costa Daurada, con scorci dei terrazzamenti del Priorat. Alle pendici della Serra del Montsant e del parco naturale che la comprende, incontrerete il monastero medievale di Escaladei, il più antico della Penisola Iberica.

Nel pomeriggio, visitate Siurana, uno dei “Paesi incantevoli” della Catalogna, da cui si gode uno splendido panorama. Prades, altro “Paese incantevole”, si incontra più avanti ed è noto anche come Villa Roja, per il colore rosso della pietra di molti edifici.

Montblanc

6° GIORNO

Da Poblet alle montagne del Prades

Gli echi della leggenda di Sant Jordi, Patrono della Catalogna e dei suoi innamorati, vi guideranno lungo le mura di Montblanc. Prima di iniziare, fate una colazione tipica, nella quale non potranno mancare il Pa amb tomàquet (‘pane con pomodoro’) e un assaggio della squisita salsiccia chiamata botifarra. Ora sarete pronti per affrontare un tratto della Via Cistercense, verso il Reial Monestir de Santa Maria de Poblet, tutelato dall’Unesco, nonché il più grande della Via. Tra gli elementi di maggiore interesse figura il chiostro principale in stile gotico.

A meno di 4 km dal monastero, si trova L’Espluga de Francolí, dove vi consigliamo di visitare il Museo della vita rurale, dedicato alla dura esistenza dei contadini. Per un viaggio più remoto con la macchina del tempo, vi aspetta la grotta di Font Major, vera porta di accesso alla preistoria dell’area di Tarragona.

L’Espluga de Francolí

7° GIORNO

Verso Lleida

Le atmosfere del Reial Monestir de Santa Maria de Vallbona vi aspettano: si tratta dell’unico monastero femminile lungo la Via Cistercense. Per vari anni è stato sottoposto a un restauro che ha cancellato quasi del tutto i segni lasciati dalla guerra civile e ha riporto alla luce un tranquillo chiostro medievale. La strada prosegue per lo stagno di Ivars i Vila-sana e arriva a Les Borges Blanques, dove si produce l’eccellente olio d’oliva dalle DOP Les Garrigues.

Sarete a Lleida a pomeriggio inoltrato, in tempo però per un giro alla Seu Vella, la fortezza cattedrale che domina la città, e al Castello del Re – La Suda, di origine araba e poi modificato dai re cristiani. Per cenare con personalità, provate il Macao, ristorante che abbina con classe sapori giapponesi, catalani e mediterranei vicino a La Seu Vella.

Lleida

Scopri le altre tappe del Grand Tour della Catalunya

In canoa nelle acque del fiume Noguera Ribagorçana nella gola del Mont-rebei, nella riserva naturale di La Noguera.Oriol Clavera © ACT

Scopri le altre tappe del Grand Tour della Catalunya

In canoa nelle acque del fiume Noguera Ribagorçana nella gola del Mont-rebei, nella riserva naturale di La Noguera.Oriol Clavera © ACT
In canoa nelle acque del fiume Noguera Ribagorçana nella gola del Mont-rebei, nella riserva naturale di La Noguera.Oriol Clavera © ACT

Esperienze per approfondire

Il sito del Grand Tour contiene informazioni sempre aggiornate per vivere il viaggio al meglio.

Per celebrare le proprie origini romane, Tarragona organizza ogni anno il festival Tarraco Viva (maggio), con combattimenti tra gladiatori e concerti di strumenti tradizionali.

A metà luglio, Escornalbou ospita il Festival di Santa Teca, dedicato ai prodotti gastronomici e all’artigianato locale, con numerosi appuntamenti tra musica, letteratura e teatro.

Per chi viaggia con la famiglia, c’è il PortAventura World, articolato in sei aree tematiche dal Mediterraneo alla Cina – i bambini apprezzeranno! C’è anche Ferrari Land, unico parco a tema del Cavallino rampante in Europa: la velocità delle montagne russe è da Formula 1.

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